-Dislocamento: 1.042 ton. ; 4.146 ton. a pieno carico.
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mercoledì 30 marzo 2011
Modello nave Amerigo Vespucci
Incubatrice per bachi da seta
Nel 2009, durante la demolizione di un solaio nel cortile in fianco di Villa Litta Modignani sono state ritrovate due incubatrici per bachi da seta, costruite presumibilmente alla fine dell'Ottocento. purtroppo, durante la demolizione del solaio le due incubatrici sono state quasi completamente distrutte.
Recuperando i pezzi rimasti, dalle due incubatrici sono riuscito ad assemblarne una, cercando di limitare il più possibile la sostituzione del legname originario. Comunque le parti sostituite sono rese riconoscibili usando un legname più chiaro.
L'incubatrice era costruita da un doppio contenitore in legno, con intercapedine riempita di segatura di legno per conservarne la temperatura interna. Le uova dei bachi erano pesate a once (1 oncia corrisponde a 28,35 grammi) e venivano collocate all'interno di scatole di cartone (quelle fotografate sono originali), poste una sopra l'altra su dei telai all'interno dell'incubatrice.
Il riscaldamento dell'incubatrice, avveniva attraverso delle candele (o lumini a olio) situate nella parte sottostante, munita di una vite di regolazione per avvicinare o distanziare le candele, consentendo così la regolazione della temperatura interna dell'incubatrice.
Tra le candele ed i telaietti, su cui erano posate le scatole con le uova, era situato un serbatoio contenente acqua, che riscaldandosi grazie alle candele, trasmetteva calore e umidità all'interno dell'incubatrice.
La temperatura interna era di 14° i primi giorni, poi veniva gradualmente aumentata fino al raggiungimento dei 22°, poi mantenuta costante fino alla schiusa delle uova e con essa alla nascita dei piccoli bachi da seta.